L’atteso bando di concorso per giudici di pace è stato finalmente firmato e dovrebbe giungere presto in Gazzetta Ufficiale, a seguito della riforma della magistratura onoraria.
Sono previste 400 assunzioni, di cui 300 giudici di pace e 100 vice procuratori onorari. I vincitori del concorso lavoreranno massimo due giorni a settimana e godranno di un contributo ribassato rispetto al passato.
Ecco le anticipazioni più importanti da conoscere sul nuovo concorso Giudici di pace in arrivo.
CONCORSO GIUDICE DI PACE: REQUISITI
Indice
Il bando per le nuove assunzioni è stato approvato all’unanimità dal Csm lo scorso 15 novembre. Il testo in pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale prevederà l’assegnazione di 300 posti per giudici onorari di pace e 100 posti di vice procuratori onorari.
Il decreto approvato prevede ben 8,5 milioni di euro per le nuove assunzioni che verranno effettuare entro il prossimo anno.
I bando sarà accessibile a tutti i partecipanti in possesso dei seguenti requisiti:
- cittadinanza italiana;
- età compresa tra i 27 e i 60 anni;
- laurea magistrale in Giurisprudenza;
- possesso dei diritti civili e politici;
- assenza di condanne per delitti non colposi o a pena detentiva;
- non essere stati confermati nell’incarico di magistrato onorario.
TIROCINIO E CORSO OBBLIGATORIO
I candidati vincitori del concorso dovranno svolgere un tirocinio di 6 mesi in tribunale o in procura, durante il quale frequenteranno un corso teorico-pratico obbligatorio di una durata minima a 30 ore.
Terminato il tirocinio/corso teorico-pratico, i candidati saranno nominati ufficialmente magistrati onorari.
COME INVIARE DOMANDA
I candidati interessati a partecipare al nuovo concorso giudice di pace, dovranno presentare la domanda di ammissione esclusivamente tramite l’apposita procedura telematica sul sito web www.csm.it.
Durante la compilazione della domanda i candidati dovranno indicare la propria area di destinazione tra quelle disponibili: Ancona, Bari, Bologna, Brescia, Cagliari, Caltanissetta, Campobasso, Catania, Catanzaro, Firenze, Genova, L’Aquila, Lecce, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Potenza, Reggio Calabria, Roma, Salerno, Torino, Trento, Trieste e Venezia.
Assieme alla domanda di partecipazione i candidati dovranno allegare la dichiarazione relativa l’insussistenza delle cause di incompatibilità previste dalla legge.