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Come trovare i dadi antisvitamento più adatti

Quando si parla di dadi antisvitamento si intende quei dispositivi meccanici progettati per prevenire il movimento indesiderato dei dadi o delle viti quando questi vengono sottoposti a vibrazioni o stress.

Questi dadi speciali presentano una caratteristica di design che aumenta la resistenza al movimento spontaneo. Solitamente hanno una forma esagonale con un anello di bloccaggio incorporato o un design a stella per aumentare l’attrito tra il dado e la superficie di fissaggio.

I dadi antisvitamento sono spesso utilizzati nelle applicazioni industriali, come l’automotive o l’aerospaziale, dove la sicurezza e l’affidabilità del fissaggio sono di fondamentale importanza. Ma possono essere impiegati anche in situazioni in cui il movimento accidentale dei dadi potrebbe causare danni o problemi strutturali.

L’uso di dadi antisvitamento può aiutare a prevenire lo svitamento accidentale e garantire una connessione più stabile e sicura.

Fattori più comuni a causare lo svitamento o l’allentamento

Tra le principali cause che possono portare ad uno svitamento o ad un allentamento dei collegamenti ci sono:

  • I trattamenti superficiali che, riducendo il coefficiente di attrito, abbassano la resistenza allo svitamento.
  • L’inclinazione dell’elica che, in proporzione all’aumentare dell’angolo di inclinazione, vede crescere anche il rischio di allentamento.
  • Un materiale con una durezza insufficiente, con il forzamento diminuito dalle deformazioni plastiche, aumentando così il rischio di svitamento.
  • Un forzamento, che è più basso quanto è minore la forza di attrito da vincere per dare inizio all’allentamento.

Principali tipi di dadi di bloccaggio

Esistono diverse tipologie di dadi fissanti, o dadi di bloccaggio, progettati per fornire una maggiore resistenza al movimento indesiderato dei dadi o delle viti. Ecco alcuni dei tipi più comuni di dadi fissanti:

Dadi autobloccanti: Come menzionato in precedenza, i dadi autobloccanti presentano un meccanismo di bloccaggio incorporato che offre una resistenza al movimento spontaneo senza l’uso di dispositivi aggiuntivi. Possono includere elementi di bloccaggio come inserti in nylon, anelli di bloccaggio o scanalature a frizione.

Dadi con rondella elastica: questi dadi presentano una rondella elastica integrata nella loro struttura. La rondella esercita una pressione costante sul filetto, creando attrito e prevenendo lo svitamento.

Dadi con rondella dentellata: si tratta di un modello provvisto di una rondella dentellata o scanalata incorporata nella loro superficie inferiore. Quando il dado viene serrato, i denti della rondella si insinuano nella superficie di contatto, fornendo un’ulteriore resistenza al movimento.

Dadi con rivestimento antiscivolo: alcuni dadi vengono rivestiti con materiali ad alto attrito, come il nylon o il poliuretano, per fornire una maggiore aderenza tra il dado e la superficie di fissaggio.

Dadi con adesivi di bloccaggio: questi dadi vengono trattati con adesivi che induriscono e creano una connessione solida tra il dado e la superficie di fissaggio. Gli adesivi di bloccaggio possono essere di diversi tipi e forniscono una resistenza aggiuntiva al movimento.

Dadi a basso profilo, dotati di un profilo ridotto rispetto ai dadi standard e progettati per essere utilizzati in spazi ristretti. Possono essere utilizzati con dispositivi di bloccaggio aggiuntivi come rondelle elastiche o adesivi di bloccaggio per ottenere una maggiore sicurezza.

I dadi si trovano in tutte le misure metriche, a passo grosso e fine e tra i materiali sono disponibili l’acciaio al carbonio, l’acciaio ad alta resistenza, l’acciaio inox, l’ottone, il bronzo, l’alluminio e il nylon.

Le rondelle

Le rondelle, note anche come rosette, presentano il vantaggio di una spinta elastica diretta assialmente, come se fra i vari elementi fosse presente una molla assiale. Tra le rondelle elastiche più comuni troviamo:

La rondella tagliata o spaccata, conosciuta anche come Grower; ha un comportamento comparabile a quello di una spira di una molla ad elica.

La rondella a tazza, o Belleville, dalla forma infatti simile ad una molla a tazza, consente una distribuzione ottimale del carico, e possiede un’elevata capacità di smorzamento.

La rondella dentata, in grado con le sue scanalature di fornire una maggiore resistenza al movimento.

La rondella ondulata, in grado di fornire forze elastiche da moderate a leggere in spazi ristretti.

Solitamente queste rondelle sono realizzate in acciaio, di quello utilizzato per le molle. Al serraggio tra il dado e il pezzo da serrare sono appiattite, occupando un certo spazio assialmente e reagendo a questa deformazione in modo elastico.

Le rondelle devono appoggiarsi nei dadi sulla corona circolare piana situata tra il foro filettato e il cerchio inscritto nel perimetro.

Altri meccanismi di bloccaggio

Nelle applicazioni dove le vibrazioni possono provocare l’allentamento e lo svitamento dei dadi, ci sono poi vari meccanismi di bloccaggio che possono essere utilizzati per mantenere la funzione autobloccante: tra questi troviamo i controdadi, gli inserti di plastica, le resine bloccanti per le filettature, i fili di sicurezza o legature.

I controdadi

In alternativa, l’utilizzo di controdadi può aggiungere una tensione supplementare all’assemblaggio così da prevenire eventuali allentamenti dei componenti serrati: vediamo come funziona.

Viene intanto svolto il serraggio di un primo dado contro il pezzo che deve essere bloccato, in tale condizione la vite è tesa e c’è il contatto tra i filetti della vite e del dado dalla parte del pezzo.

Stringendo un secondo dado contro il primo la vite viene tesa verso l’estremità ed il contatto tra i suoi filetti e quelli del secondo dado rimane simile al precedente, che a questo punto viene però ad annullarsi e a cambiare zona di contatto, appoggiandosi dalla parte opposta, verso l’estremità.

Il tratto di gambo della vite tra i due dadi a questo punto è in tensione e la sua reazione è di premere i dadi l’uno contro l’altro. Questo tipo di azione elastica rimane quindi svincolata dagli elementi collegati e risente minimamente delle eventuali deformazioni di questi.

Il dado posto più in basso va messo dalla parte del primo serraggio, ovvero contro i pezzi da collegare, perché molto probabilmente sarà l’ultimo dado a essere interessato dalle sollecitazioni maggiori.

Conclusioni

È importante che i dadi non si svitino perché la loro corretta fissazione assicura la sicurezza e l’affidabilità della struttura o dell’apparecchio dove sono installati, oltre che le performance, nel caso di dispositivi meccanici come motori, macchinari o attrezzi.

Per evitare che i dadi si svitino, è importante utilizzare le procedure di fissaggio corrette. Ciò può significare l’uso di adeguati metodi di bloccaggio, come ad esempio l’applicazione di un adesivo filettante o di una rondella di bloccaggio. Inoltre, è fondamentale utilizzare la corretta coppia di serraggio, seguendo le specifiche e le raccomandazioni del produttore.

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